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Riduttori di Focale per Uso Visuale

Vantaggi e svantaggi dell’utilizzare i riduttori di focale generalmente utilizzati in astrofotografia per l’uso visuale.

I riduttori di focale sono molto utili per la fotografia astronomica perché permettono di aumentare l’efficienza luminosa del telescopio  e di conseguenza di diminuire in modo consistente i tempi di esposizione. Inoltre consentono, entro certi limiti, di allargare il campo inquadrato dalla camera fotografica.

Invece per l’uso visuale, salvo casi particolari, l’uso dei riduttori di focale è generalmente sconsigliato perché NON aumentano la luminosità visuale del telescopio (che dipende solamente dall’apertura dell’obiettivo e non dal rapporto focale) né il campo massimo dei telescopi (se riflettori o catadiottrici). L’unico tipo di strumento in cui un riduttore di focale allarga il campo effettivo è il rifrattore.

Il campo massimo di un classico telescopio catadiottrico come un SC o un MC, è al massimo di poco più di un grado, perché l’estensione del campo  è limitata dalle dimensioni dello specchio secondario e del tubo paraluce Cassegrain. Nei Newtoniani il campo è limitato dalle dimensioni dello specchio secondario.

L’unico effetto di un riduttore di focale è quello di diminuire gli ingrandimenti  – a parità di oculare utilizzato – e aumentare il diametro della pupilla d’uscita, il che non rappresenta un vantaggio particolare anche quando si osserva il cielo profondo, in quanto le condizioni ottimali per osservare gli oggetti deboli prevedono di usare pupille d’uscita con un diametro tipico di 1.5-2mm al massimo.

Quindi, l’uso dei riduttori di focale in visuale non offre nessun particolare vantaggio, salvo quando si utilizza un telescopio dotato di una lunghezza focale particolarmente lunga (ad esempio alcuni Maksutov) che possono montare solo oculari da 31.8mm. In questi casi particolari può essere utile accorciare la focale del 30-40% per poter sfruttare al massimo il campo con alcuni oculari grandangolari, che offrono una visione più piacevole e confortevole.

Un altro uso accettabile del riduttore di focale in visuale è previsto quando si vogliono osservare gli oggetti del cielo profondo con torrette binoculari che usano oculari diametro 31.8mm. La cosa è tecnicamente possibile solo con telescopi catadiottrici a specchi mobili, come i diffusi Schmidt-Cassegrain, perché solo la regolazione manuale della distanza tra i due specchi (ottenuta tramite il fuocheggiatore) permette di estrarre a sufficienza il piano focale per riuscire ad andare a fuoco sulle stelle con la torretta binoculare. Infatti questo accessorio ottico allontana moltissimo gli oculari dal telescopio e richiede quindi che il fuoco del telescopio venga estratto ulteriormente di una dozzina di centimetri.

Per concludere, il consiglio che offriamo agli osservatori visuali che vogliono osservare nel modo più soddisfacente possibile gli oggetti più estesi del  cielo profondo è quello di utilizzare oculari grandangolari da 2 pollici di lunga focale (ma non più lunga di 40mm, altrimenti il campo apparente si riduce) che permetteranno di inquadrare il massimo campo possibile con il loro strumenti.