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Consigli pratici per l’osservazione visuale di Galassie e Nebulose deboli

Scopri i “trucchetti del mestiere” per osservare anche in piccoli telescopi le nebulose e le galassie.

Le galassie e le nebulose sono chiamate spesso “oggetti deboli” e, con rarissime eccezioni, lo sono per davvero! Di conseguenza un telescopio per dilettanti mostra questi oggetti come vaghe nuvolette di gas luminoso.

Per migliorare la qualità della visione, è opportuno seguire queste semplici regole:

  • Se possibile, programmate l’osservazione degli oggetti deep-sky in una notte senza luna, in una località disturbata il meno possibile dall’inquinamento luminoso e in una notte in cui l’aria è molto trasparente (poca umidità sospesa).
  • Se avete a disposizione più telescopi, usate quello con l’apertura (diametro dell’obiettivo) più grande.
  • Quando avete puntato con sicurezza l’oggetto, osservatelo con la tecnica della “visione distolta”, ovvero non direttamente ma con la “coda dell’occhio”. Questa tecnica sfrutta una caratteristica dell’occhio umano, che ha la zona più sensibile nelle sue parti periferiche, ed è utilizzabile anche per migliorare la visibilità dei dettagli “fini” negli oggetti visibili facilmente.
  • Un ulteriore aiuto, per gli oggetti veramente evanescenti, consiste nel muovere leggermente il telescopio avanti e indietro rispetto a dove si trova l’oggetto: anche questa tecnica sfrutta una caratteristica della visione umana, che rende più visibili gli oggetti in movimento.
  • Alcuni oggetti, come le nebulose planetarie e i resti di supernova, che in molti casi sono quasi invisibili all’osservazione diretta al telescopio, possono diventare visibili quando li si osserva con filtri “specializzati”, ad esempio con i filtri tipo Ossigeno III. L’argomento dei filtri nebulari verrà trattato più diffusamente in un’altra occasione.
  • In generale, non ci sono vantaggi “reali” ad usare ingrandimenti particolarmente bassi durante l’osservazione del cielo profondo. Una buona regola da seguire suggerisce che, per raggiungere le magnitudini stellari più deboli con un dato telescopio, è bene ingrandire a 10 ingrandimenti per ogni centimetro di apertura dell’obiettivo (sotto cieli scuri e con bassa turbolenza). Quindi con un telescopio da 20cm, si può arrivare a 200x.
  • Per osservare in modo ottimale gli oggetti Deep-Sky è conveniente utilizzare un oculare di tipo grandangolare SuperWide o UltraWide, perché con questi tipi di oculare la visione è molto più “godibile” e naturale. Inoltre con un oculare Supergrandangolare o Ultragrandangolare si possono inquadrare campi molto ampi mantenendo alti gli ingrandimenti, con evidenti vantaggi in termini di risoluzione dell’immagine e possibilità di cogliere magnitudini stellari più deboli, mantenendo inoltre un fondo cielo più scuro a causa dell’ingrandimento elevato.
  • La focale dell’oculare da scegliere ovvero l’ingrandimento, dipenderà anche dal tipo di oggetti che si preferisce osservare: per osservare oggetti molto concentrati come piccole nebulose planetarie o per risolvere ammassi molto “stretti” o ammassi globulari occorrono almeno 100x, meglio 150x. Per vedere oggetti estesi come grandi ammassi aperti e nebulose, sono in genere più adatti ingrandimenti più bassi, come 50-80x, soprattutto perché è necessario disporre di un campo più ampio. Per osservare le galassie,  l’ingrandimento da scegliere dipenderà dalla loro luminosità e dalle loro dimensioni.

The Telescope Doctor – Plinio Camaiti